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sabato 23 febbraio 2013

Valga, 1 Città, 2 Stati


Valga è una di quelle città particolarmente originali, sparse qua e là in diversi posti del pianeta, che per sarcasmo della storia non rientrano nei confini di una sola nazione. 
Una Città, due Stati (1 linn, 2 riiki) dicono da quelle parti, perché dal 1° luglio 1920 le allora neonate repubbliche di Estonia e di Lettonia si accordarono sulla divisione in due parti della città che fino ad allora si era chiamata Walk, lungo la linea di confine che anticamente divise la Contea di Sakala da quella di Ugandi. La sezione estone divenne Valga, mentre la parte acquisita dalla Lettonia fu chiamata Valka (Läti Valga, in Estone). 
Valga fu menzionata per la prima volta come punto d’incontro di commercianti nel 1286 ed ottenne il rango di città nel 1584 da parte del re di Polonia-Lituania István Báthory, in onore del quale nel 2003 è stato inaugurato un monumento al centro della città, di fronte alla Chiesa di San Giovanni. Il titolo di città sarebbe stato confermato anche dai dominatori seguenti, ovvero dal re di Svezia Gustavo Adolfo II (1626) e dall’imperatrice di Russia Caterina II (1764). Valga può essere considerata una delle città-giardino dell’Estonia, in quanto a differenza delle altre non ha un castello, né fortificazioni, mura o torri medievali. Ma proprio per questo motivo durante la sua storia si trovò costretta a subire ripetute distruzioni. L’ultima in ordine di tempo fu l’annientamento a causa di un incendio nel 1708, durante la Grande Guerra del Nord. 
Ma ogni volta Valga veniva ricostruita, a causa della sua posizione strategica al centro dell’Antica Livonia, lungo la rete viaria di collegamento che da Riga arrivava a Tartu, per poi diramarsi verso Tallinn, Narva e Pskov. La popolazione residente a Valga aumentava lentamente, ma alla fine del XIX secolo ci fu un’improvvisa immigrazione di massa, in quanto la costruzione della nuova ferrovia portò come beneficio la creazione di tanti posti di lavoro: il numero degli abitanti di Valga passò dai 4.200 del 1881 ai 10.900 del 1897. Oggi Valga estone ha 15.000 abitanti e Valka lettone ne ha 5.900. Ben 8.200 dei 20.900 abitanti totali non sono estoni, né lettoni. Tuttavia, indipendentemente dal mix notevole, la città è un luogo tranquillo e accogliente per vivere e lavorare. 
Con l’entrata dell’Estonia e della Lettonia nello spazio Schengen dal 2007, le frontiere tra Valga e Valka sono completamente cadute ed il movimento tra le due parti della città avviene nella più assoluta disinvoltura. Il tessuto urbanistico è uniforme, i trasporti pubblici sono prossimi ad una integrazione ed ogni iniziativa legata alla cultura, ai servizi ed alle infrastrutture, già a partire dal 1995, viene portata avanti in sinergia. 
Valga merita davvero una visita. Solo a Valga è possibile, stando fermi, ordinare con la mano destra uno jäätis (=gelato, in Estone) e con la sinistra un saldejums (=gelato, in Lettone)! 
Links:
Sito istituzionale di Valga, Estonia http://www.valgalv.ee/en 
Sito istituzionale di Valka, Lettonia http://valka.lv/en/