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giovedì 10 aprile 2014

L'estinzione della popolazione baltica tedesca in Estonia

Per oltre 700 anni i Tedeschi baltici chiamarono l’Estonia casa. I primi Tedeschi arrivarono nel XII secolo, con la cristianizzazione dell'Europa settentrionale ed orientale; ulteriori ondate di mercanti di lingua tedesca, crociati e missionari arrivarono nei decenni successivi. I loro discendenti avrebbero poi composto un gruppo etnico locale di lingua tedesca, che è rimasto nei territori delle attuali Estonia e Lettonia per innumerevoli generazioni successive. 
I Tedeschi baltici formarono l'élite sociale, politica e commerciale nei territori che più tardi divennero Estonia e Lettonia. I discendenti dei crociati formarono la popolazione dei proprietari terrieri feudali, mentre i commercianti divennero l'élite urbana. Estoni e Lettoni indigeni rimasero soggiogati e senza alcun diritto nei confronti di questa minoranza tedesca, che tuttavia non arrivò mai a superare il 10% di tutta la popolazione locale.
Sia l'Estonia che la Lettonia sarebbero state occupate da imperi stranieri, per la maggior parte della loro storia documentata: Danesi, Svedesi, Polacchi-Lituani, Russi ed infine Sovietici. La minoranza tedesca tuttavia riuscì a mantenere la sua egemonia in sede locale, nonostante i vari stravolgimenti amministrativi nel corso dei secoli. Tale posizione di privilegio iniziò a tramontare all’inizio del XX secolo, con l’ascesa della coscienza nazionale estone e lettone, conclusasi con la nascita dei Paesi baltici indipendenti. 
C’è da specificare che i Tedeschi baltici avevano vissuto sempre in pace ed in armonia con le popolazioni indigene e, per tale ragione, all’inizio degli anni 1920 non esitarono a prendere la cittadinanza estone e lettone, integrandosi completamente nella vita sociale dell’Estonia e della Lettonia, che amarono senza indugi come loro Paesi. Perfino i matrimoni misti aumentarono e divennero all’ordine del giorno. 
L'ascesa del nazismo in Germania e lo stalinismo in Unione Sovietica, tuttavia, avrebbero mutato in modo permanente il destino dei Tedeschi del Baltico. Come conseguenza del patto Molotov-Ribbentrop, poiché nel 1939 Estonia, Lettonia e Lituania erano cadute sotto la sfera di influenza sovietica, i Tedeschi baltici furono convinti ad emigrare ed a reinsediarsi nelle nuove terre sottratte da Hitler alla Polonia. 
Gli ultimi Tedeschi baltici, che si erano ostinati a non voler lasciare l'unica casa che avevano mai conosciuto, dopo aver assaggiato l’orribile dominazione sovietica del 1940 decisero anch’essi di emigrare. 
La disfatta finale della Germania, il recupero della sovranità nazionale della Polonia e l’occupazione sovietica degli Stati Baltici consolidatasi nel periodo 1945-1991 hanno fatto sì che i Tedeschi baltici non sarebbero tornati più in Estonia e Lettonia, cessando di esistere come gruppo etnico distinto. L'eredità tedesca in Estonia e Lettonia rimane con le molte case padronali costruite nei tempi passati, l’influenza sulla lingua (il 30% del vocabolario estone viene dal cosiddetto Basso Tedesco), l’etica del lavoro ed il Cristianesimo Luterano come religione dominante.
Tedeschi baltici che, dopo 700 anni, lasciano per sempre l'Estonia (fotografia del 1939).
Mappa tedesca del 1939, che mostra il piano di evacuazione dei Tedeschi baltici ed il luogo di reinsediamento.

venerdì 28 dicembre 2012

Cronologia estone essenziale - Dalla preistoria ad oggi

9000 a.C. circa - Le più antiche testimonianze archeologiche di esseri umani sul territorio estone.
9000-5000 a.C. circa - Gli insediamenti sul territorio estone appartengono alla cultura Kunda, stanziata sul Baltico orientale tra le attuali Finlandia e Lituania.
5000-1800 a.C. - Periodo Neolitico o tarda Età della Pietra in Estonia.
4000 a.C. circa - Cultura del Pettine di Ceramica nell’area compresa tra le attuali Lapponia e Lituania.
3000 a.C. circa - Inizio dell'agricoltura in Estonia.
1800-500 a.C. - Età del Bronzo in Estonia. Nascita delle fattorie stanziali.
500 a.C. circa - Inizio dell'Età del Ferro in Estonia.
50-450 d.C. – Sviluppo dell’economia delle tribù balto-finniche in Estonia ed inizio di relazioni culturali e commerciali con i popoli meridionali.
98 d.C. - Lo storico romano Publio Cornelio Tacito, nella sua opera "Germania", usa il nome “Aestii” per definire i popoli che abitano lungo le sponde del Baltico orientale, a nord della foce della Vistola.
600-800 circa - Età previchinga in Estonia. Nascita dei tradizionali villaggi estoni e formazione della vita sociale. Molti villaggi nati in questa epoca esistono ancora.
800-1050 - Età vichinga nel Nord Europa. Tribù estoni partecipano al commercio, utilizzando i corsi d’acqua, fino ad arrivare a Costantinopoli ed in oriente. Primi insediamenti urbani lungo tali vie commerciali, popolati da Vichinghi, Ugro-finnici, Baltici e Slavi orientali.
1050-1200 - Tarda Età del Ferro ed epoca di notevoli cambiamenti in Estonia. Alleanze tra villaggi a scopo di difesa e costruzioni di muri di cinta e di fortezze. Commercio con altri popoli di manufatti di ferro. Inizio dell’organizzazione politica e militare; nascita delle strutture amministrative attraverso la formazione delle prime contee; incontri più frequenti con il Cristianesimo.
1154 - Il geografo arabo Abu Abdallah Muhammad al-Idrisi indica l’Estonia (“Astlanda”) sulla sua mappa del mondo.
1200-1290 - Una crociata viene lanciata da Germania, Danimarca e Svezia contro Estoni, Livoni e Lettoni. Nei territori delle attuali Estonia e Lettonia nasce la “Terra Mariana” o Livonia medievale: un gruppo di stati dipendenti dagli stati ecclesiastici del Sacro Romano Impero Germanico.
1237 - Con il permesso del Papa Gregorio IX, viene creato il ramo livone dell'Ordine Teutonico, che diventa la potenza militare che guiderà la Livonia medievale.
1248 - Il Re danese Erik IV Adraraha impone i diritti della Città di Lubecca sulle città costiere estoni. Tali diritti arriveranno fino alla fine del XIX secolo.
1219-1346 - La parte settentrionale dell'Estonia appartiene alla Danimarca. L’influenza danese porta alla creazione dello stemma dell'Estonia che raffigura tre leopardi ed è usato ancora.
1259 - I feudatari dell’area Harju e Viru si dichiarano Unione dei Vassalli (Vasallorum Universitas) in una lettera al Re di Danimarca, detto anche “Duca di Estonia”. Il governo autonomo ed i possedimenti dei nobili sopravviveranno a tutte le vicende belliche ed agli avvicendamenti politici in Estonia fino al 1917.
1200-1300 circa - Colonizzazione ed insediamento di numerosi Svedesi nelle isole, che vi rimarranno fino al 1944.
1343-1345 - Sommossa della Notte di San Giorgio, ovvero tentativo degli Estoni di liberarsi dal dominio straniero. La rivolta viene soffocata in modo cruento e la popolazione sarà decimata, sia nelle città che nelle campagne.
1347 - La parte settentrionale dell’Estonia passa sotto la giurisdizione del ramo livone dell’Ordine Teutonico.
1421 - Prima assemblea pubblica (Maapäev) dei proprietari della Livonia della quale si abbia notizia. Vengono discusse e prese decisioni su questioni interne, politica estera e tasse.
1523 - La Riforma ha inizio a Tallinn. Il Luteranesimo diventerà per secoli la religione principale e più culturalmente influente in Estonia.
1525 - Stampa del primo libro in Lingua estone a Lubecca. Dopo la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico, la Livonia diventa una confederazione indipendente.
1554 - L'assemblea pubblica dei proprietari della Livonia proclama la libertà di religione.
1558-1583 - Guerra Russo-Livone. Distruzione dello stato livone ed inizio dell’”Epoca dei tre Re”. Il territorio viene spartito tra la Danimarca, la Svezia e la Polonia-Lituania. Il confine tra il territorio occupato dalla Svezia e quello occupato dalla Polonia-Lituania coinciderà con il confine tra la provincia estone e quella livone fino al 1917.
1559-1645 - Saaremaa sotto il dominio danese.
1561 - L’Estonia settentrionale cade sotto il potere svedese.
1582-1627 - L’Estonia meridionale è sotto il potere della Polonia-Lituania.
1600-1627 - Guerra Polacco-Svedese, vinta dalla Svezia. Anche l’Estonia meridionale passa sotto il dominio svedese.
1632 - Apertura dell’Università di Tartu, primo istituto di istruzione superiore nella storia estone.
1645 - Dopo la presa di Saaremaa dalla Danimarca, fatta eccezione per la regione Seto l’intero territorio dell’attuale Estonia è sotto la giurisdizione svedese.
1693 - Il pastore Johann Hornung scrive la prima relazione sulla Lingua estone e sulla grammatica, in base alla lingua del popolo, e adotta un nuovo modo di scrivere che sarà utilizzato fino alla metà del XIX secolo.
Fine del 1600 - Stanziamento di Russi ortodossi sulla sponda occidentale del Lago dei Ciudi. I loro discendenti, ancora oggi, costituiscono una delle minoranze culturali più tradizionali in Estonia.
1700-1721 - Grande Guerra del Nord, che si conclude con la Svezia sconfitta dalla Russia.
1710 - Le autorità estoni si arrendono allo Zar russo. Nel contratto stipulato dopo la capitolazione, lo Zar Pietro accetta il proseguimento delle leggi e degli ordinamenti precedenti. Verrà formato il Governatorato di Revel (poi Governatorato di Estonia), ovvero un autogoverno impiantato sulla Lingua tedesca nei campi amministrativo, giuridico e di archiviazione, che durerà fino alla fine dell’Impero Russo nel 1917.
1739 - Pubblicazione della prima Bibbia completamente tradotta in Estone.
1802 - L'Università di Tartu, che erano stata evacuata dagli Svedesi durante la Grande Guerra del Nord, riprende le sue attività.
1816-1819 - Abolizione della servitù della gleba in Estonia e Livonia. Vengono concesse maggiori opportunità rispetto al passato ai contadini estoni, che iniziano a partecipare allo sviluppo ed al governo del territorio.
1850-1900 circa – Età del “Risveglio Nazionale Estone”, che getta le basi per la nascita di una cultura estone più elevata.
1862 - Prima versione e pubblicazione in Lingua estone del poema epico nazionale “Kalevipoeg".
18-20.06.1869 - Primo primo festival della canzone nazionale, tenutosi a Tartu, che inaugura una tradizione nazionale canora che dura ancora oggi.
04.06.1884 - Benedizione della bandiera azzurra-nero-bianca della Società degli Studenti Estoni nella chiesa Otepää. Questo vessillo diventerà poi la bandiera nazionale e, dopo l'indipendenza dell'Estonia, la bandiera dello Stato.
1880-1910 circa – Tentativo del potere centrale di russificare l’Estonia e la Livonia, che si conclude con un fallimento.
1905-1906 - L'attività rivoluzionaria che ha avuto inizio nel l'Impero Russo ha raggiunto anche l'Estonia, dove nascono i primi partiti politici estoni, che giocheranno un ruolo sempre più grande nella vita socio-politica ed economica dell'Estonia.
1914-1918 - Prima Guerra Mondiale, che porta con sé la sconfitta ed il crollo dell'Impero Russo.
1917 - La rivoluzione di febbraio in Russia porta alla destituzione dello Zar Nicola II. La rivoluzione e il desiderio del governo provvisorio russo di istituire la democrazia dà agli altri popoli che erano appartenuti all’Impero Russo la possibilità di determinare il proprio futuro.
30.03.1917 - Il governo provvisorio russo approva il decreto sull’”Ordine Temporaneo dell'Amministrazione e di Governo Municipale del Governatorato di Estonia". Il Governatorato di Estonia e la parte settentrionale del Governatorato di Livonia sono riuniti e guidati da un commissario governativo. Gli abitanti del Governatorato eleggono un consiglio consultivo nel maggio del 1917, detto Assemblea Provinciale.
Ottobre-novembre 1917 - Colpo di stato comunista in Russia.
15.11.1917 - L'Assemblea Provinciale si dichiarata l'unica autorità più alta in Estonia fino alla convocazione dell'Assemblea Costituente Estone. Cominciano i preparativi per la dichiarazione d'indipendenza dell'Estonia.
24.02.1918 - Attraverso il "Manifesto per tutti i popoli dell'Estonia", l’Assemblea Provinciale proclama l'Estonia “una repubblica democratica indipendente".
25.02.1918 - Le truppe di occupazione tedesche arrivano a Tallinn sulla scia delle unità russe in ritirata.
Febbraio-novembre 1918 - Occupazione tedesca dell’Estonia.
11.11.1918 - Dopo la firma dell'Armistizio di Compiègne tra l’Intesa e la Germania, il governo estone provvisorio si riunisce a Tallinn.
28.11.1918-02.02.1920 - Guerra d’Indipendenza Estone. L'Estonia ed i suoi alleati (Gran Bretagna, Finlandia, Svezia, Danimarca, volontari tedeschi, russi ed ebrei) combattono e vincono contro l'Armata Rossa sovietica e respingono il Landeswehr Baltico tedesco.
02.02.1920 - Trattato di pace di Tartu tra l'Estonia e la Russia, che è anche la prima nazione a riconoscere l'indipendenza dell'Estonia de jure.
15.06.1920 - L'Assemblea costituente ha approvato la prima costituzione della Repubblica di Estonia, considerata già dalla nascita uno dei Paesi più democratici del mondo.
01.04.1921 - Elezione e convocazione del primo Parlamento (Riigikogu).
22.09.1921 - L'Estonia è accolta come membro nella Società delle Nazioni.
02.12.1925 - Il Parlamento approva l’”Atto di Autonomia Culturale”, che promette autonomia culturale delle minoranze nazionali. Sulla base di tale atto, nel 1926 l'Estonia diviene il primo Paese nella storia del mondo a concedere autonomia culturale agli Ebrei.
1932-1933 - Il culmine della crisi finanziaria globale porta ad una crisi politica in Estonia.
12.03.1934 - Dopo un colpo di stato, il Capo dello Stato Konstantin Päts ed il Comandante delle Forze di Difesa Johan Laidoner dichiarano una conduzione dello Stato in forma autoritaria.
18.06.1935 - A seguito di un accordo tra le marine della Gran Bretagna e della Germania nazista, la Germania aumenta la propria flotta navale e la sua prevalenza sul Mare Baltico.
12.03.1938 - Dichiarazione di neutralità da parte dell’Estonia, che rinuncia alle precedenti politiche estere orientate verso l'istituzione di un sistema di difesa collettiva.
23.08.1939 - Il patto di non aggressione tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica (il “Trattato Molotov-Ribbentrop”) è firmato a Mosca. I suoi protocolli segreti aggiuntivi dividono l’Europa centrale e orientale in sfere di influenza.
01.09.1939 - Inizia la Seconda Guerra Mondiale.
28.09.1939 - A seguito di minacce militari da parte dell'Unione Sovietica, l’Estonia è costretta a firmare a Mosca un trattato che concede l’istituzione di basi militari sovietiche nel suo territorio. Ad accordi simili furono costrette anche la Lettonia e la Lituania.
16.06.1940 - Approfittando del fatto che l'attenzione del mondo era rivolta a Parigi occupata dalla Germania nazista, l'Unione Sovietica occupa l'Estonia, la Lettonia e la Lituania, cominciando a distruggere gli ordini nazionali esistenti. Comincia l’oppressione sovietica sugli Estoni; i primi ad essere presi di mira sono i Russi locali.
15.07.1940 - Attraverso elezioni illegali e con risultati fraudolenti, Estonia, Lettonia e Lituania entrano a fare parte integrante dell’Unione Sovietica. Queste elezioni illegali diverranno la base per il mondo occidentale del non riconoscimento politico nel corso del successivo mezzo secolo.
06.08.1940 - Il Soviet Supremo Sovietico “accoglie” la R.S.S. di Estonia nell’U.R.S.S.. Viene demolita l’intera struttura statale ed amministrativa esistente e viene annullata l'autonomia culturale.
14.06.1941 - Le autorità sovietiche organizzano le prime deportazioni di massa nei Paesi Baltici. 14.471 persone (tra cui quasi il 10% della comunità ebraica) sono spostate dall’Estonia con destinazione verso prigioni o campi di lavoro in Russia.
22.06.1941 - La Germania nazista dichiara guerra all'Unione Sovietica. Il 7 luglio le prime truppe tedesche entrano nell’Estonia, che diviene così teatro di combattimenti fino alla ritirata completa dei Sovietici il 21 ottobre.
15.09.1941 - Per dimostrare che un’occupazione era stata sostituita da un’altra, i Tedeschi istituiscono un’amministrazione civile bene organizzata nei minimi dettagli.
01.07.1942 - In un rapporto della polizia di sicurezza tedesca, l’Estonia è il primo territorio orientale occupato ad essere stato completamente liberato dagli Ebrei. Oltre ai 1.000 Ebrei estoni che erano presenti nel 1941, in Estonia vengono uccisi anche altri Ebrei e zingari deportati da altre zone di occupazione tedesca: nel 1944 si arriverà ad un numero di quasi diecimila Ebrei uccisi.
28.08.1942 - I Tedeschi annunciano la formazione di una Waffen SS, che a causa dell’impopolarità avrà l’aggregazione di un solo migliaio di volontari. Di conseguenza, negli anni 1943 e 1944 i nazisti adotteranno l’arruolamento obbligatorio.
08.02.1944 - 3.400 Estoni fuggiti in Finlandia durante l’arruolamento obbligatorio tedesco vanno a costituire un reggimento di fanteria che combatte nei ranghi finlandesi contro l’Armata Rossa.
14.02.1944 - Repressione nazista a causa della propaganda nazionalista contro l’arruolamento forzato nella Wehrmacht.
Luglio-novembre 1944 - I Tedeschi si ritirano progressivamente dall’Estonia di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa.
20.09.1944 - Jüri Uluots, l'ultimo primo ministro della Repubblica di Estonia anteguerra, costituisce un governo in esilio in Svezia che, insieme all’Ambasciata a Londra ed al Consolato Generale di New York mantengono i princìpi dell’indipendenza estone all'estero. La resistenza della popolazione locale contro le forze di occupazione continua soprattutto nelle foreste, dove l’ultimo “Fratello della Foresta” sarà ucciso nel 1978.
08.05.1945 - Fine della Seconda Guerra Mondiale. L’Estonia, che era neutrale, ha pagato con la perdita di quasi il 20% della popolazione e con l’occupazione sovietica, che durerà fino al 1991.
15.08.1945 - Prima deportazione del dopoguerra organizzata dai Sovietici: 400 Tedeschi etnici sono deportati in Siberia.
25-29.03.1949 - 20.702 Estoni sono deportati in massa in Siberia.
04.01.1951 - Più di 300 Testimoni di Geova e di altre sette proibite sono deportati in Siberia.
1956 - Dopo la morte di Stalin, con la fine del culto della personalità, il clima in Estonia diventa meno duro. Ma con l’arrivo di migliaia di nuovi immigrati da altre aree dell’Unione Sovietica ogni anno, il raffronto tra Estoni e gli Slavi, in Estonia, precipiterà dal 97% di Estoni rispetto al 2% di Slavi del 1945 al 61% di Estoni e 35% di Slavi nel 1990.
1978-1982 - Periodo di forte russificazione nell’Estonia occupata.
23.08.1979 - A seguito di un memorandum presentato da 45 Estoni, Lettoni e Lituani al Segretario generale dell’O.N.U., tendente alla proposta di annullare il “Trattato Molotov-Ribbentrop”, si intensifica l’oppressione sovietica nei Paesi Baltici.
14.06.1982 - Il Presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan proclama che questo giorno sia il “Baltic Freedom Day”.
23.08.1987 - Prima protesta pubblica nell’Estonia occupata, contro il “Trattato Molotov-Ribbentrop”, nel parco Hirve di Tallinn.
1988 - Inizio della “Rivoluzione cantante”. Pacifiche proteste contro l’occupazione sovietica attraverso concerti serali ed altre manifestazioni musicali di massa.
23.08.1989 - La “Via Baltica”: una catena umana di oltre 600 km da Tallinn a Vilnius, con quasi 2 milioni di persone partecipanti su meno di 9 milioni di abitanti in totale nei Paesi Baltici occupati!
1990 - Prime elezioni libere in Estonia, dopo una pausa di oltre mezzo secolo.
20.08.1991 - Restauro della indipendenza della Repubblica di Estonia, sulla base della continuità.
24.08.1991 - La Russia riconosce l’indipendenza dell'Estonia.
20.06.1992 - Riforma monetaria. La Corona estone torna in uso al posto del Rublo. Il 3 luglio entra in vigore la nuova costituzione della Repubblica di Estonia.
31.08.1994 - Le ultime forze armate russe si ritirano dall’Estonia.
01.05.2004 - Dopo 6 anni di negoziati ed un referendum, l’Estonia entra nell’Unione Europea.
21.12.2007 - L’Estonia entra a far parte dello "Spazio Schengen".
01.01.2011 - L’Estonia rinuncia alla propria valuta ed adotta l’Euro.

martedì 14 giugno 2011

Riassunto di storia dell'Estonia (11000 a.C.-1991)

Le prime popolazioni giunsero in Estonia immediatamente dopo che i ghiacciai continentali dell'ultimo periodo glaciale si furono ritirati, circa 11000 anni fa.
Intorno al 2000 a.C. gli Estoni, si occuparono principalmente di caccia e pesca, cominciarono a dedicarsi all'agricoltura e all'allevamento: l'Estonia rimase per circa duemila anni il territorio di coltivazione del grano più settentrionale d'Europa.
Già a quel tempo è evidente la posizione favorevole dell'Estonia su uno snodo importante delle vie commerciali dell'Europa settentrionale. Questa posizione risulta ulteriormente rafforzata nella "dorata" età del bronzo nordica (circa 1800 - 500 a.C.).
I secolo - Le prime descrizioni dell'Estonia e dei suoi abitanti risalgono ai tempi della nascita di Cristo. Il nome comune per quelle genti era il latino Aestii, parola derivante dal germanico settentrionale, in cui significava “est”.
XI secolo circa - Nelle loro spedizioni commerciali le imbarcazioni dei vichinghi raggiungevano dall'Estonia e attraverso l'Estonia, la Russia, l'Asia centrale, fino a Costantinopoli. Gli Estoni entrarono così come alleati o nemici nelle saghe scandinave e le regioni orientali del Baltico nella sfera di interessi di commercianti e missionari.
XIII secolo - Gli Estoni, ultimi pagani d'Europa, vennero cristianizzati con una crociata partita dalla Danimarca e dalla Germania settentrionale. L’Estonia venne posta sotto la protezione della Vergine Maria. L’elite locale si germanizzò, mentre gli Estoni rimasero contadini fino al XIX secolo. Dopo che l'Estonia fu entrata nello spazio culturale nordeuropeo di lingua basso-tedesca, vi si formarono piccoli stati feudali, mentre si rafforzavano, divenendo sempre più influenti, le città facenti parte della Lega Anseatica, attraverso cui, all'inizio del XVI secolo giunse in Estonia la Riforma protestante.
XVI secolo - La disastrosa guerra di Livonia, combattuta tra Russi, Svedesi e Polacchi per il possesso dell'Estonia e la carestia e la peste che la accompagnarono uccisero quasi due terzi della popolazione estone. Come risultato della guerra l'Estonia fu governata dagli Svedesi per quasi un secolo; quel periodo viene ancor oggi ricordato come “il vecchio buon tempo degli Svedesi”.
XVIII secolo – Lo zar di Russia Pietro I il Grande conquistò l'Estonia con le sue armate, desideroso di aprire al suo impero una "finestra ad occidente"; alla terribile guerra sopravvisse solo metà della popolazione. Per i contadini estoni, ora sudditi dell'Impero russo, ebbe inizio il periodo più duro della servitù della gleba. Il governo russo non interveniva troppo nelle questioni estoni: continuarono a sussistere il governo locale della nobiltà, l'uso prevalente del tedesco, la fede luterana.
XIX secolo - Venne abolita la servitù della gleba e verso la metà del secolo ebbe inizio il periodo del risveglio nazionale, che condusse ad un rapido sviluppo dell'istruzione e delle condizioni di vita generali degli estoni e alla formazione di un ambiente culturale in lingua estone.
1918 – La dissoluzione dell'Impero russo nelle rivoluzioni seguite alla Prima Guerra Mondiale spianò la strada alla proclamazione della Repubblica estone il 24 febbraio. Nella Guerra di Liberazione del 1918-1920, le forze estoni respinsero gli attacchi dei comunisti russi e della Landeswehr, l'esercito dei Tedeschi del Baltico.
Come le altre giovani democrazie dell'Europa centrale ed orientale, l'Estonia costruì con successo il proprio stato nazionale. Nel 1921 L'Estonia fu ammessa nella Società delle Nazioni.
Dal 1919 al 1939 - Nel periodo dell'indipendenza venne riorganizzata l'economia basata sull'agricoltura, si crearono le strutture amministrative dello stato e le condizioni per lo sviluppo della cultura, dell'istruzione e della scienza in lingua estone.
1939 – Con i protocolli segreti allegati al patto tra Hitler e Stalin del mese di agosto, l'Estonia fu destinata all'area di influenza dell'Unione Sovietica e lo stesso anno vennero installate nel Paese basi militari sovietiche.
1940 - Sotto la minaccia di una completa invasione militare, nell'estate venne instaurato in Estonia un governo fantoccio d’ispirazione sovietica ed il Paese entrò a far parte dell'Unione Sovietica. Immediatamente prima che l'Estonia divenisse teatro di battaglie della Seconda Guerra Mondiale, vennero imprigionati e deportati in Siberia più di 10.000 Estoni accusati di essere oppositori del potere sovietico.
1941 - I Tedeschi invasero l'Estonia nell'estate e l'occuparono.
1944 - Nell'estate migliaia di famiglie estoni e quasi tutti gli svedesi che avevano abitato le coste occidentali dell'Estonia fin dal XIII secolo presi dal panico per l’arrivo dell'Armata Rossa sovietica fuggirono per mare, diretti in Svezia, Finlandia e Germania. L’Estonia fu annessa all’Unione Sovietica.
1949-1955 - Violando i diritti umani e perfino le proprie leggi, il governo di Mosca fece nuovamente deportare in Siberia più di 20.000 Estoni, in maggior parte donne e bambini. La guerriglia anticomunista continuò nelle foreste estoni fino agli anni '50.
L'Estonia mantenne come gli altri Paesi baltici la propria identità nazionale, nonostante la rigorosa politica di russificazione attuata dal governo sovietico, il cui principale strumento consistette nell'installazione in Estonia di miniere ed industrie pesanti utilizzando lavoratori provenienti da tutta l'Unione Sovietica.
1985 – Ebbe inizio il movimento di resistenza nazionale che si concluse, alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, con il ripristino della Repubblica di Estonia il 20 agosto 1991.
(Fonte: Eesti Instituut, Tallinn, Estonia)