Ispirati dalla locuzione numeri felici apparsa su questo post del blog lituopadania, ci siamo ricordati di che cosa significasse ai tempi dell’Unione Sovietica.
Essa era legata ad una superstizione di origine russa per la quale, quando si comprava un biglietto per l’autobus o per il cinema, se la somma della prima metà delle cifre era uguale alla somma della seconda metà delle cifre si era in possesso dei numeri felici. Il possessore più audace, dopo averne terminato l’utilizzo, mangiava il biglietto; qualche altro lo conservava gelosamente perché avrebbe portato fortuna per tutta la vita.
Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, le storie dell’Estonia e della Russia hanno ricominciato a camminare di nuovo separate. In Russia la convinzione continua ancora e addirittura dal 2009 una ditta ha iniziato a produrre biscotti da tè dalla foggia dei biglietti con i numeri felici, così da poterli mangiare più piacevolmente.
In Estonia invece sparirono ben presto i bigliettai e sui mezzi pubblici tali figure furono sostituite con delle macchinette dove si dovevano obliterare i biglietti preacquistati a terra. Pille mi racconta che le prime macchinette sostanzialmente foravano in più punti i biglietti stessi e le combinazioni dei fori, che erano diversi da autobus ad autobus, in totale tuttavia pare che non fossero che una sola decina. Per tale motivo – aggiunge Pille – gli scolari solitamente viaggiavano in gruppi nutriti e solo uno di loro (a turno) infilava un biglietto nella macchinetta che lo punzonava. Poi mostrava il risultato della combinazione dei fori agli altri amici, che quindi iniziavano a rovistare nelle proprie rispettive tasche alla ricerca di un vecchio biglietto usato e con la stessa combinazione di fori, così da non farsi trovare impreparati in caso di controlli.
Le macchinette che punzonavano i biglietti furono successivamente sostituite con macchinette che timbravano la data e l’ora, insieme ad una combinazione alfanumerica che rendeva ogni macchinetta unica. Infine, dall’inizio del 2013, i residenti nella città di Tallinn hanno finito di comprare i biglietti perché viaggiano gratis se si riforniscono una tantum di una tessera detta ühiskaart.
Biglietto per i trasporti urbani di Tallinn con tipo di convalida a punzonatura. |
Biglietto per i trasporti urbani di Tallinn nell'ultima epoca sovietica, con il prezzo in copechi. |
Biglietto russo per il tram di San Pietroburgo con i numeri felici (9+2+0 = 0+5+6) |
Sopra e sotto: biscotti da tè russi che riproducono biglietti sovietici con i numeri felici (somma delle prime tre cifre del numero uguale alla somma delle seconde tre cifre del numero). |
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