Rendiamo noto, in questa occasione, un aspetto tanto trascurato quanto importante, quando si narrano le vicende storiche delle cosiddette Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) nel corso del XX secolo.
Giustamente si narra dell’aggressione sovietica e dell’annessione forzata all’URSS, durata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale all’inizio degli Anni 90 di tutte e tre le Repubbliche. Altrettanto giustamente si ricordano l’oppressione dell’invasore, la limitazione di ogni libertà personale, il tentativo del governo centrale di cancellare le identità nazionali e, ultimo ma non da meno, la deportazione in Siberia di decine di migliaia di abitanti.
Ma un esame approfondito della situazione demografica e territoriale di oggi, unita ad una rilettura accurata di ogni cronaca storica, lasciano emergere che la Lituania, a differenza di Estonia e Lettonia che subirono una forte russificazione e delle mutilazioni territoriali, invece è uscita fuori dall’esperienza sovietica con alcuni innegabili vantaggi rispetto all’agosto 1939: un territorio ingrandito del 25%, contenente un porto sul Mare Baltico, che prima non c’era, ed una bellissima città sottratta alla Polonia, dove è stata trasferita la capitale. Inoltre la Lituania non conosce la problematica derivante da una forte presenza di minoranze di lingua russa, stanziatasi invece in Estonia e Lettonia nel periodo sovietico.
Spesso ai giovani Lituani di oggi viene fumosamente insegnato che il loro Stato fu vittima del Patto Molotov-Ribbentrop. Più oggettivamente, andando a rileggere attentamente il testo di quanto stabilito a Mosca il 23 agosto 1939, sembra proprio che all’esordio del secondo conflitto mondiale la Repubblica di Kaunas non sia stata vittima, bensì complice di Stalin e Hitler, almeno all'inizio della guerra.
Very interesting! I didn't know their territory was larger after WWII than it was before the war.
RispondiEliminaInteresting article! and nice Memel stamp! Are you sure you are not a philatelist??
RispondiEliminaYes, I am not.
Eliminaお元気で
That's interesting. Now according to the law regarding secession from the USSR the territories added after accession should have been handed back at the time of leaving the union.
RispondiEliminaYour point of view is very interesting...
EliminaKlaipeda non era per nulla "un regalo da Stalin", apparteneva alla Lituania dalla fine della prima guerra mondiale (quasi) fino a marzo 1939, quando Hitler l'ha invaso. Vilnius, la capitale storica dalla Lituania era riconuscita come capitale dalla Lituania independente da Mosca già nel 1920, ma la Polonia l'ha occupato. Quando Stalin ha invaso la Polonia orientale nel 1939, ha trasferito Vilnius alla Lituania independente nello stesso autunno 1939 (quando comunque ha anche costretto la Lituania da accettare basi militari sovietici), quindi prima dell'occupazione sovietica.
RispondiEliminaLa cronologia è impietosa ed il susseguirsi degle cronache non lascia spazio a dubbi. Nell'agosto 1939 la Lituania non aveva più Klaipėda (Memel) ormai da diversi mesi e non l'avrebbe mai più riottenuta indietro nel 1945, se Stalin non l'avesse prima riconquistata e poi, dopo aver espulso la popolazione tedesca, consegnata alla Lituania.
EliminaL'annessione di Vilnius (Wilno) avvenuta nel 1940 era stata decretata all'articolo 1 del protocollo aggiuntivo del Patto Molotov-Ribbentrop, firmato a Mosca il 23 agosto 1939 dai ministri degli esteri di Hitler e di Stalin.
Senza voler mettere in secondo piano le tragedie umane sopportate dalla Lituania in quell'epoca (morte e distruzione), seguite da 50 tremendi anni di comunismo (deportazioni e persecuzioni), il fatto che la Lituania postsovietica sia più estesa della Lituania del periodo 1920-1939 deriva dalle vicende intercorse tra il Terzo Reich e l'URSS, sia quando erano amici (1939-1941) che quando erano nemici (1941-1945).
Invece si può osservare che l'Estonia e la Lettonia odierne, paragonate al periodo 1920-1939, hanno avuto amputazioni territoriali a vantaggio della Russia e continuano ad avere l'eredità di nutrite minoranze etniche russofone che la Lituania non ha.