martedì 5 giugno 2012

Leopoli (Львів, Lwów, Lemberg, Львов, לבוב), città regina del calcio 2012

Leopoli, la città più grande dell'Ucraina occidentale con circa 770.000 abitanti, fu citata per la prima volta in una cronaca medievale del 1256. Nacque come fortezza di Danilo I di Galizia (Данило I Романовичъ Галицький), re di Rus’ di Kiev, il primo stato organizzato nella storia degli Slavi orientali, dal cui nome deriva la Russia, che aveva come baricentro l’attuale Ucraina e come capitale Kiev. Leopoli prese il nome da Leone (Лев Данилович), figlio di Danilo.
Situata approssimativamente nel punto centrale d’Europa, Leopoli divenne rapidamente un importante crocevia lungo le strade commerciali che andavano dal Mar Nero al Baltico e dall’Europa occidentale alla Russia. Grazie alla sua posizione geografica, oltre che luogo di incontri la città divenne anche méta di emigrazioni di Ucraini (che la chiamavano Львів=L'viv) , Polacchi (Lwów), Ebrei (לבוב=Levov), Austriaci (Lemberg), Armeni (Ilov), Ungheresi (Ilyvó), Greci (Λεώπολις=Leopolis), Italiani (Leopoli), Serbi (Лaвoв=Lavov) e perfino Spagnoli (Leópolis).
Ognuno di questi popoli contribuì con una incredibile varietà di tradizioni, di culture, di religioni e di architetture. Fiorirono le arti e l’università. Fu capitale del Regno di Galizia e Lodomira, un’entità statale talvolta autonoma, tuttavia mai completamente indipendente. Leopoli – insieme a Sebastopoli – è l’unica città ucraina ad avere da molti secoli un esonimo in lingua italiana.
Questa è la sua storia amministrativa:
dal 1349 al 1772: in Polonia-Lituania (con il nome di Lwów);
dal 1772 al 1918: in Austria (con il nome di Lemberg);
dal 1918 al 1939: in Polonia (con il nome di Lwów);
dal 1939 al 1941: in Unione Sovietica (con il nome di Львoв=L’vov);
dal 1941 al 1943: nel Governo Generale Tedesco (con il nome di Lemberg);
dal 1943 al 1991: in Unione Sovietica (con il nome di Львoв=L’vov);
dal 1991 in poi: in Ucraina (con il nome di Львів=L'viv).
Negli ultimi 100 anni Leopoli ha visto lo svolgersi di eventi spesso drammatici. Si iniziò con le Due Battaglie di Leopoli, tra le carneficine più pesanti di tutta la storia, all’inizio della Prima Guerra Mondiale: dal 26 agosto all’11 settembre 1914 furono coinvolti 1.200.000 soldati imperiali russi contro 950.000 soldati imperiali austro-ungarici; i Russi ebbero 225.000 perdite umane, mentre gli Austro-Ungarici persero 324.000 uomini! La Rivoluzione Russa del 1917 e la capitolazione Austro-Ungarica del 1918 portarono alla rinascita della Polonia, che difese con le armi la sua sovranità su Leopoli, prima da attacchi ucraini e poi da un tentativo dell’Armata Rossa sovietica. Le scaramucce terminarono solo nel 1923, quando la diplomazia internazionale riconobbe Leopoli come polacca. Il censimento del 1931 rivelò che su un totale di 312.231 abitanti erano Polacchi 198.212 (63,5%), Yiddish 75.316 (24,1%), Ucraini 24.245 (7,8%), Ruteni 10.892 (3.5%) ed altri 3.566 (1,1%).
Il patto Molotov-Ribbentrop del 1939 decretò il passaggio di Leopoli all’URSS. I Polacchi provarono a resistere con tenacia, ma finirono per essere sopraffatti dall’Armata Rossa il 22 settembre 1939. Nel 1941, con l’attacco della Germania all’URSS, Leopoli fu invasa dall’esercito con la svastica e conobbe giorni tristissimi: la deportazione e lo sterminio degli Ebrei qui dettarono capitoli agghiaccianti. Si pensi che di circa 200.000 cittadini di religione ebraica presenti a Leopoli nel 1939, nel 1945 ne sarebbero rimasti meno di 200. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale Leopoli divenne sovietica. I 140.000 cittadini polacchi che la abitavano nel 1945 furono espulsi (100.000 dei quali andarono ad insediarsi a Breslavia, acquisita dalla Polonia ai danni della Germania, al posto dei locali abitanti tedeschi espulsi a loro volta) e vennero soppiantati da Ucraini. Relativamente alla città di Leopoli il censimento del 1989 riportò le seguenti cifre: su un totale di 778.557 abitanti erano Ucraini 622.800 (79,1%), Russi 126.418 (16,1%), Ebrei 12.837 (1,6%), Polacchi 9.697 (1,2%), Bielorussi 5.800 (0,7%), Armeni 1.000 (0.1%).
Con la dissoluzione dell’URSS, Leopoli si è guadagnata il titolo di migliore località dell’Ucraina dove si possa vivere (rivista Fokus del 12.06.2009) ed il soprannome di Piccola Parigi dell’Ucraina ed è stata e continua ad essere la fornace di estrazione di politici brillanti, di personalità ingegnose e di artisti. Con il Campionato Europeo di Calcio UEFA 2012, ospitato congiuntamente da Polonia ed Ucraina, Leopoli torna finalmente alla ribalta, in quanto tra le 8 città che ospitano le partite internazionali è certo l’unica a ben rappresentare tanto l’Ucraina, quanto la Polonia.
Leopoli ed il calcio
I Polacchi che amano il calcio, anche se non nazionalisti, non possono non ricordarsi di Leopoli. Il Lwowski Klub Sportowy Pogoń Lwów, più noto come Pogoń Lwów, fu una società che conseguì notevoli successi in poco più di 15 anni di militanza nel loro campionato nazionale di calcio. Il Pogoń Lwów vinse il titolo 4 volte (nel 1922, nel 1923, nel 1925 e nel 1926) ed arrivò secondo 3 volte (nel 1932, nel 1935 e nel 1936). Il suo stadio era nel parco sportivo Maresciallo Edward Rydz-Śmigły, al numero 43 di Via Kiliński (Ulica Kilińskiego), con capacità di contenere 10.000 spettatori. La sua eredità postbellica in Polonia è stata raccolta, nel nome e nei colori sociali rosso e blu, dal Morski Klub Sportowy Pogoń Szczecin della città di Stettino, che comunque fino ad oggi non ha raccolto la medesima gloria. Il FK Karpati L'viv (ФК Карпати Львів), fondato nel 1963, colori sociali bianco e verde, è la squadra di Leopoli che milita attualmente nel campionato nazionale di calcio ucraino. Nel suo palmarès vanta una Coppa dell’Unione Sovietica (nel 1969) e militanza fino ad oggi senza successi nel campionato ucraino. Lo stadio del FK Karpati L'viv è la nuovissima Arena L'viv (Арена Львів), inaugurata il 28 ottobre 2011 e capace di contenere 34.915 spettatori. L’Arena L'viv è terreno di gioco nel Campionato Europeo di Calcio UEFA 2012 delle prime partite di Germania, Portogallo e Danimarca.
Per chi non è allergico all’Inglese ed è incuriosito da Leopoli, consiglio vivamente una visita a http://www.lvov.us ed a www.lvivcenter.org
Qui sotto, da sinistra verso destra: gli stemmi del Pogoń Leopoli, del Karpati Leopoli e del Pogoń Stettino.

10 commenti:

  1. Nice post, thank you! You have even mentionned the football teams, Pogoń Lwów and Pogoń Szczecin. I have not had an idea that Pogoń Szczecin heritated the colours from Lwów. Have you already seen "In Darkness" movie?

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    1. @ MATEUSZ - I remember clearly the question Pogoń Lwów -> Pogoń Szczecin from a long TV report about Polish football, transmitted in the 1980s and directed by Zbigniew Boniek.
      Look also at the link http://pl.wikipedia.org/wiki/Pogo%C5%84_Szczecin#Pocz.C4.85tki (...Jesienią 1955 roku Kolejarz zmienił nazwę na Klub Sportowy Pogoń. Nazwa, herb i barwy miały nawiązywać do tradycji jednego z największych klubów przedwojennej Polski, Pogoni Lwów...) and, in English, at the link http://en.wikipedia.org/wiki/Pogo%C5%84_Szczecin (...MKS Pogoń Szczecin [...] is a Polish professional football club, based in Szczecin, Poland. The club was founded by Poles from Lwów (now Lviv, Ukraine), who had been transferred west after the Soviet annexation of Poland's eastern territories in 1945. The founders of Pogoń Szczecin had previously been supporters of Pogoń Lwów and the colors of their new club reflect their old club...).

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  2. Lviv is a very nice city, proud of Ukraine. The city destroyed almost the entire Soviet attributes. Kharkiv is also interesting Ukrainian city. And we have the opposite - to preserve the Soviet attributes as a historical and tourist importance. Also want to make a park of the Soviet period.

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    1. Apart from political ideologies, the USSR had been the largest State in the world in all history. It is good that someone saves Soviet memories for the future.
      I feel that the differences between eastern and western Ukraine run in parallel with the differences between southern and northern Italy. If different people inside a Country learn to speak - instead of fighting - that Country will become interesting, entertaining and strongest.

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  3. Lo stemma del Pogon Lwow, a parte i colori, è uguale a quello della Lituania!

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    1. Il "Pogoń Litewska" (=Cavaliere bianco lituano), detto dai Lituani "Vytis" è infatti all'origine un simbolo araldico lituano. Nel periodo del Regno federale di Polonia-Lituania (1569-1795) esso fu acquisito anche dalla simbologia polacca, in particolare nei blasoni della classe privilegiata detta Szlachta in Polacco e Šlėkta o Bajorai in Lituano. Dal punto di vista polacco il "Cavaliere bianco lituano con gli speroni aurei" ricorda il periodo storico in cui il loro Stato raggiunse la massima estensione territoriale. Sul versante lituano il "Vytis" è un bellissimo simbolo nazionale, addirittura uno dei più antichi del mondo se si guarda agli stemmi delle nazioni attuali.

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  4. Love the street maps! Also fascinating: the sieges by Cossacks, Transylvanians, Turks, Tatars, and Swedes. The latter finally captured the city in 1704 (I wonder what they were doing that far south). Also new to me is the presence of Armenians, there still is an Armenian cathedral in Lviv (what were they doing so far north). BTW I discovered this blog with interesting pics and stories: http://riowang.blogspot.nl.

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    1. Armenians are like Hebrews. They had since always big problems in their own fatherlands and, thus, you find them everywhere in the world (for instance, the most important jewelry shop in Piazza San Marco, the main square in Venice, is an Armenian).

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  5. Sì, la cartina è davvero splendida!
    Grazie per questa bellissima ricostruzione storica. Mi ha stupita molto il titolo di migliore località dell'Ucraina dove si possa vivere (non tanto per la bellezza della città, ma perché io sono rimasta molto positivamente colpita dalle località della Crimea). Vi ricordate su quali fattori si basava?

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    1. Intanto non dobbiamo dimenticare che Leopoli è più che "bella": nonostante i ripetuti stravolgimenti politici, amministrativi ed umani che ha dovuto sopportare (specialmente nel periodo di tempo 1914-1945) è riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
      I fattori che hanno portato gli Ucraini stessi a riconoscere a tale città il titolo di migliore località scaturiscono da precisi calcoli statistici. Indici di criminalità, posti letto ospedalieri rispetto agli abitanti, strutture scolastiche, opportunità di lavoro, qualità dei trasporti pubblici e numero dei locali pubblici: tutti numeri che pongono Leopoli all'avanguardia e davvero in linea con molti standards europei.
      Se aggiungiamo che la popolazione locale è decisamente accogliente e generalmente ha idee sempre innovative ed originali, il quadro sembra invitante anche nei minimi dettagli.

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