Nella pubblicazione dell’indice di libertà di stampa nel 2018 di Reporters Without Borders, l’Estonia si trova al dodicesimo posto al mondo, preceduta da Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Svizzera, Giamaica, Belgio, Nuova Zelanda, Danimarca, Costa Rica ed Austria.
La posizione dell'Estonia è stazionaria rispetto al 2017 (Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi, Costa Rica, Svizzera, Giamaica, Belgio, Islanda, Austria, Estonia, ecc.) ed in miglioramento rispetto al quattordicesimo posto del 2016 (Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, Nuova Zelanda, Costa Rica, Svizzera, Svezia, Irlanda, Giamaica, Austria, Slovacchia, Belgio, Estonia, ecc.).
Nell'intera classifica che è stata stilata sul totale dei 180 Paesi sovrani nel mondo, l'Italia è al posto numero 46, in miglioramento rispetto al numero 52 del 2017 ed al numero 77 del 2018. La Russia si conferma uno dei peggiori e più pericolosi posti del pianeta dove svolgere l'attività di giornalista, con una posizione in classifica al numero 148, che è la stessa del 2017 e del 2016. Agli ultimi tre posti dell'indice di libertà di stampa del 2018 ci sono Turkmenistan, Eritrea e Corea del Nord.
L'Estonia si conferma, infine, il Paese con il più alto indice di libertà di stampa tra tutti quelli nati dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica. Un particolare che fa riflettere su quanto abbia sofferto l'oppressiva occupazione di Peppino Stalin e dei suoi successori, più di tutti gli altri popoli, la gente dallo spirito libero dell'Estonia.
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