domenica 20 febbraio 2011

Dialetti e strati della Lingua estone

L’Estone standard è stato in gran parte formato dai dialetti derivati dall’antico Estone settentrionale. Un’altra antica lingua tribale parlata in Estonia fu l’Estone meridionale, dal quale si sviluppò un gruppo di dialetti ben preciso, con alcune differenze che si riflettono sia nella fonetica che nella grammatica, rispetto all’Estone settentrionale.
Per avere un’idea delle differenze dialettali, prendiamo come esempio la frase “Il nostro usignolo quest’anno è andato da qualche altra parte”. In Estone standard è Meie ööbik on tänavu mujale läinud, ma ecco le varie forme dialettali:
Hiiumaa: Meide ööbik aa seaesta maeale läin
Saaremaa: Meite ööbik oo siasta mäale läind
Muhumaa: Meite üöbik uo sieoasta mõjale läin
Läänemaa: Meite ärjälend oo tänäkond maale läin
Vigala: Mede künnilind uu tänabö maeale läind
Kihnu: Mede künniljõnd ond tänävasta maalõ läin
Harju-Risti: Mete üöbik oo tänabu maeal läin
Kuusalu: Meie üöbik on tänävu muuale mend
Järvamaa: Me õitselind on tänavu maale läind
Virumaa settentrionale: Meie kirikiut one tänävu mojale lähänd
Vaivara: Mei sisokaine ono (olo) tänä vuo mojale mennö
Kodavere: Meie sisask one tänävuade mõjale lähnud
Karksi: Mee kiriküüt' om täo muial lännü
Tartumaa meridionale: Meie tsisask om tinavu muiale lännu
Võrumaa: Mii sisask um timahavva muialõ lännüq
Setomaa: Mii sisas'k om timahavva muialõ l'änüq.
I dialetti Mulgi, Tartu, Võro e Seto dell’area linguistica dell’Estone meridionale si distinguono chiaramente.
L’area linguistica dell’Estone settentrionale comprende i dialetti costiero settentrionale, orientale, centrale, occidentale ed insulare.

La lingua Võro (Võro kiil)

La lingua Võro è storicamente un dialetto dell’Estone meridionale. Ma rispetto ad altri dialetti meridionali (Tartu e Mulgi) ha conservato i suoi tratti caratteristici ed è rimasta lontana dall’Estone standard scritto. Grazie alle attività dell'Istituto Võro ed alle attività universitarie estive della cultura Võro, la lingua Võro è ormai standardizzata.
Fu la prima lingua letteraria dell’Estonia meridionale, fondata sul dialetto di Tartu, e che inizialmente cercò di prevalere, senza riuscirci, sulla contesa per costituire dalla lingua letteraria l’Estone standard. La lingua Võro differisce dall’Estone standard per la pronuncia, l’alterazione delle parole, la sintassi ed il vocabolario.
Alcune caratteristiche morfologiche della lingua Võro sono considerate molto vecchie. Per esempio la terza persona singolare del modo indicativo può essere senza la finale (per esempio “and” = “dà”, mentre in Estone è “annab”) o con una “s” in aggiunta (per esempio “kirotas” = “scrive”, mentre in Estone è “kirjutab”). Tra le lingue finniche simili coniugazioni doppie del verbo si possono riscontrare soltanto nel Võro, nel Seto e nel Careliano.
Un'altra differenza significativa tra l’Estone standard ed il Võro è l'armonia vocalica. Una regola generale delle lingue finniche determina dopo una vocale anteriore della prima sillaba (ad esempio ä, ö e ü) ci possa essere solo un’altra vocale anteriore nelle sillabe successive, mentre una vocale posteriore nella prima sillaba (a, o e u) debba essere seguita da vocali posteriori. Non c'è armonia vocalica nella maggior parte dei dialetti dell’Estone settentrionale e nell’Estone standard, ma tale armonia esiste nella lingua Võro. Ad esempio, “villaggio” è “küla” in Estone e “külä” in Võro.
Le differenze tra vocabolario Estone e Võro si possono evidenziare nel modo di parlare ogni giorno:
rosso = punane in Estone e verrev in Võro;
caldo = soe in Estone e lämmi in Võro;
sorella = õde in Estone e sõssar' in Võro;
lupo = hunt in Estone e susi in Võro;
nuovo = uus in Estone e vahtsõnõ in Võro.
Altra differenza significativa si nota nelle negazioni. Se in Võro la particella negativa segue sempre il verbo, in Estone standard è esattamente il contrario, cioè viene prima del verbo:
Tu non dài = sa ei anna in Estone e saq anna eiq in Võro;
Io non vengo = ma ei tule in Estone e maq tulõ õiq in Võro.
Nell’Estone standard la particella “ei” si usa sia nella negazione presente che in quella passata (per esempio “ei kirjuta” = “egli non scrive” e “ei kirjutanud” = “egli non scrisse”), mentre nel sud la stessa espressione si può scrivere con particelle diverse (“ei kirota” o “ kirota aiq” al presente e “es kirota” o “kirota es” al passato).
Il caso inessivo nel Võro fa finire la parola con “n” o “h” (talvolta scomparsa), mentre nell’Estone standard la fa finire per “s”:
nel villaggio = külas in Estone e külän in Võro;
nella foresta = metsas in Estone e mõtsah in Võro.
Il nominativo plurale in Võro è formato da un colpo di glottide (rappresentato con la lettera “q”), mentre nell’Estone standard ha un suono dentale (rappresentato con la lettera “d”):
villaggi = külad in Estone e küläq in Võro;
foreste = metsad in Estone e mõtsaq in Võro.
Il colpo di glottide fa apparire il modo di parlare del sud-est come a scatti, rispetto alla lingua più armonica del nord e, soprattutto, ai dialetti degli isolani che sembrano quasi canterini.

2 commenti:

  1. Trovo curioso che alcuni termini di Võro sono più simili al finlandese, rispetto all'estone ufficiale.

    Solo per citare i vocaboli già segnalati:

    rosso = punainen;
    caldo = lämmin/kuuma;
    sorella = sisar/sisko
    lupo = susi;
    nuovo = uusi

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  2. Il lessico della lingua Võro - ma anche la costruzione logica della fraseologia - rendono certamente l'Estone meridionale un idioma più ugrofinnico rispetto all'Estone standard. Forse perché è rimasto meno "contaminato" dall'impronta di lingue straniere arrivate prima dell'autodeterminazione linguistica estone.
    Grazie per il commento molto arguto.

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