venerdì 16 dicembre 2011

Precipita la popolazione nel nordest dell’Estonia

I comuni della Contea Ida-Viru, nel nordest industriale dell’Estonia, stanno vivendo un drammatico fenomeno di calo della popolazione residente, in quanto moltissimi vanno via per cercare lavoro. La città di Narva, terza in ordine di popolazione nell’Estonia, solo durante lo scorso anno ha perso l’11% degli abitanti residenti, mentre Kohtla-Järve, il capoluogo, ha addirittura avuto un calo del 19%. 
All’inizio del 2011, le statistiche ufficiali assegnavano alle due città rispettivamente 65.500 abitanti e 44.000 abitanti.
Tiit Tammaru, un ricercatore senior presso l'Università di Tartu specializzato in migrazione ed urbanizzazione, ha detto che la maggior parte si tratta di abbandoni per recarsi in particolare a Tallinn, piuttosto che all'estero, in quanto si ritiene che nella capitale il lavoro possa essere trovato più facilmente. 
La Contea Ida-Viru, che era particolarmente sviluppata in epoca sovietica come centro dell’industria pesante, attualmente è sempre in cima a tutte le statistiche nazionali sulla disoccupazione. 
Il Ministro per gli Affari Regionali Siim Kiisler ha affermato che il trend migratorio è preoccupante e sembra inarrestabile. “Da un lato ci sono sicuramente problemi a trovare un lavoro ed è notorio che nel caso di Narva le iniziative del governo locale hanno spaventato gli imprenditori, ma d'altra parte è anche importante quello che viene detto all’interno delle famiglie”, ha detto, sottolineando l’esortazione ai genitori di instillare nei loro figli un senso di orgoglio per la città natale.

2 commenti:

  1. Sarebbe particolarmente interessante conoscere quali sono le iniziative del governo locale che hanno spaventato gli imprenditori della zona.

    L'area a ridosso della parte settentrionale del Lago Peipsi sembra abbastanza problematica; avevo riferito alcune considerazioni statistiche nel post http://lituopadania.wordpress.com/2011/09/15/gli-antieuropeisti-del-lago-peipsi/

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  2. @ lituopadania - Le autorità di Narva hanno proposto la cessione in comodato di alcuni stabilimenti in rovina (alcuni inattivi da oltre 15 anni), con costi di ristrutturazione a totale carico del subentrante e nessun tipo di agevolazione all'infuori di una presa di possesso degli edifici dopo almeno 15 anni di attività. Con la mancanza di un piano di governo del territorio, il subentrante dovrebbe anche sorbarcarsi gli oneri della viabilità e delle utenze (canali di smaltimento, depuratori, condotte idriche, elettricità, gas, ecc.).
    Riguardo all'antieuropeismo di chi vive lungo la sponda occidentale del Lago dei Ciudi, lo si può spiegare con l'ovvio timore che qualunque iniziativa comunitaria che possa risultare sgradita ai Russi abbia poi ripercussioni nelle loro condizioni di vita, in quanto i Russi loro ce li hanno davvero accanto.
    C'è da dire che le relazioni bilaterali tra le amministrazioni locali lungo le due sponde del lago, contrariamente agli attriti nazionali Estonia-Russia, attualmente sono a dir poco eccellenti. L'Oblast Leningradese e l'Oblast di Pskov si muovono all'unisono con le Contee estoni che si affacciano sul lago in materia di ecologia, disciplina della pesca e lotta al traffico illegale di qualsiasi genere. Ecco, gli Estoni che vivono lungo il Lago dei Ciudi e che sono per gran parte dediti alla pesca, vivono sempre nel panico che qualche novità legislativa da Bruxelles possa danneggiarli in qualche modo.

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