venerdì 28 ottobre 2011

Il sistema pensionistico in Estonia

Il sistema pensionistico estone si propone di aiutare una persona a mantenere il suo reddito precedente e lo standard di vita dopo il pensionamento. L'Estonia ha un sistema basato su tre pilastri previdenziali. Il primo pilastro è il rinnovato sistema pensionistico pubblico, il secondo pilastro, un regime pensionistico obbligatorio a capitalizzazione. Il terzo pilastro è un volontario regime pensionistico complementare che è sostenuto dal governo attraverso detrazioni fiscali.
Le pensioni pubbliche
Le pensioni pubbliche sono finanziate da una tassa sociale versata dai datori di lavoro per conto dei propri dipendenti e dai lavoratori autonomi. L'aliquota d'imposta sociale è del 33% della massa salariale lorda. La quota di contributi sociali stanziati per le pensioni è del 20% cento delle retribuzioni lorde (il 13% cento è assegnato per l'assicurazione sanitaria). La pensione pubblica si basa sul principio di redistribuzione, cioè la tassa sociale versata dai dipendenti di oggi copre le pensioni dei pensionati di oggi.
Le pensioni pubbliche possono essere divise in due gruppi: lavoro-correlate (ad esempio pensione di vecchiaia, pensione di inabilità al lavoro, pensione di reversibilità) e minime o nazionali.
Le pensioni lavoro-correlate sono state modificate da un sistema in cui erano basate sull’anzianità di servizio ad un sistema basato sui contributi fiscali sociali. Ogni anno di lavoro completato prima del 1999, conta come anno contributivo dal 1999 in poi e viene conteggiato su base individuale per ogni singola persona. Per ricevere la pensione di vecchiaia, il ricevente deve aver lavorato in Estonia per almeno 15 anni. Attualmente gli uomini hanno diritto alla pensione di vecchiaia all’età di 63 anni, mentre le donne a 60 anni e 6 mesi. Ma a partire dal 2016 l’età di pensione per le donne aumenterà gradualmente, fino a raggiungere quella degli uomini (63). Chi continua a lavorare dopo aver raggiunto l’età di pensione ha diritto a riscuotere pienamente una pensione basata sul proprio stipendio.
La pensione nazionale garantisce un
reddito minimo per le persone che non hanno titolo ad ottenere una pensione lavoro-correlata. La pensione nazionale è il diritto dei residenti di Estonia che hanno raggiunto 63 anni di età indipendentemente dal numero di anni hanno lavorato, se hanno risieduto in Estonia almeno 5 anni prima di fare la domanda di pensione e se non ricevono una pensione da un altro Stato.
Il numero di persone che hanno ricevuto una
pensione statale al 1° gennaio 2009 è stato 382.316 (il 28,5% della popolazione), di cui 241.799 donne e 140.517 uomini. 289.624 erano pensioni di vecchiaia, 14.639 di prepensionamenti e 599 differimenti di pensioni di vecchiaia. Nel secondo trimestre del 2009, la pensione media mensile è stata di 305,00 Euro, pari al 46,3% per cento del salario medio netto mensile.
La pensione obbligatoria a capitalizzazione
Costituisce il supporto principale per la pensione statale ed è fonte di reddito integrativo per i pensionati. Si tratta di un piano di risparmio previdenziale, dove una persona che lavora salva per la sua propria pensione, frutto di un contributo del 2% del suo salario lordo al fondo pensione. Lo Stato contribuisce con un ulteriore 4% del 20% della tassa sociale utilizzata per le pensioni al conto personale dell'individuo, mantenendo il restante 16% per i membri del primo pilastro.
L'iscrizione alla pensione a capitalizzazione è obbligatoria per i contribuenti nati dal 1983 in poi, mentre è volontaria per i nati prima del 1983.
Una volta all'anno l'individuo può scegliere un fondo pensione diverso per i nuovi contributi. Si possono spostare anche le unità da un fondo all'altro. Nel caso in cui la domanda sia presentata entro il 31 ottobre di un anno, essa avrà validità a decorrere dal 1° gennaio dell’anno seguente. I risparmi sono registrati nelle contabilità pensionistiche individuali e pertanto sono beni personali ereditari.
I contributi fiscali sociali versati dal datore di lavoro rimangono invariati se il dipendente si unisce al secondo pilastro o no.
Il nuovo sistema pensionistico in Estonia è iniziato nel 2002. Ad ottobre 2009 hanno aderito al secondo pilastro pensionistico circa 590.000 persone, ovvero l’86% della forza-lavoro.
A causa della crisi economica globale
e del difficile stato della situazione finanziaria dell'Estonia, i contributi statali alle pensioni finanziate sono stati sospesi dal 1° giugno 2009 al 31 dicembre 2010. Nel 2011 il sistema contributivo è ripreso su base 1-2%, e dall'inizio del 2012 del sistema verrà ripristinato sull’iniziale 2-4%. 
La pensione supplementare
Il regime pensionistico supplementare si basa sui singoli contributi pensionistici volontari. Il terzo pilastro esiste dal 1998, quando il quadro giuridico necessario è stato emanato. La partecipazione al regime pensionistico complementare può assumere due forme: l'acquisto di polizze di assicurazione pensionistica offerte da compagnie autorizzate o l'acquisto di quote di fondi pensione volontari gestiti da servizi privati.
Diverse agevolazioni fiscali servono da incentivo per aderire a tale regime.

1 commento:

  1. Un articolo così ben fatto non poteva non essere citato sul mio blog!

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