Nella linguistica, si definisce “omofonia” la relazione tra due parole, che hanno la stessa pronuncia ma significato diverso. Il concetto si estende anche a parole o locuzioni che hanno grafìa diversa, ma lo stesso suono. Un caso emblematico, in Italiano, sono le espressioni “a letto”, “al letto”, “all'etto”, “alletto” ed “ha l'etto”, tutte con la stessa pronuncia, ma con significati diversi.
In quasi tutte le altre lingue del mondo, naturalmente, esistono anche gli omofoni. Tre esempi in lingua estone sono: “tamm” che può significare “quercia” o “diga”, “maks” che può significare “fegato” o “tassa” e “saar” che può significare “isola” o “frassino”.
Un caso divertente di omofonia in Estone, tuttavia, avviene inesorabilmente prima o poi in quasi tutte le famiglie bene educate. Premesso che tutti i buoni genitori del mondo insegnano ai loro figli fin dalla tenera età a non utilizzare le espressioni “io voglio…” o "dammi...", che andrebbero sostituite da “io desidero…” oppure “io vorrei…”, tuttavia può accadere che il figliolo se ne dimentichi.
Se in Italia questa scena tipica prevede l’esordio del bambino o della bambina con “Io voglio, io voglio, io voglio!” e la pronta risposta della mamma è “L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re”, in Estonia la medesima questione comincia con il bambino o la bambina che dice “Anna, anna, anna!” e la mamma che ribatte “Anna jäi Tartu rongi alla”.
L’omofonia si ha tra “Anna” detto dal bambino e che significa “dammi” ed "Anna" della risposta, che è un nome proprio di persona femminile. Con l’intera frase che significa “Anna è stata investita dal treno per Tartu”, ma suona anche come “Dammi è stato investito dal treno per Tartu”.
Se in Italia questa scena tipica prevede l’esordio del bambino o della bambina con “Io voglio, io voglio, io voglio!” e la pronta risposta della mamma è “L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re”, in Estonia la medesima questione comincia con il bambino o la bambina che dice “Anna, anna, anna!” e la mamma che ribatte “Anna jäi Tartu rongi alla”.
L’omofonia si ha tra “Anna” detto dal bambino e che significa “dammi” ed "Anna" della risposta, che è un nome proprio di persona femminile. Con l’intera frase che significa “Anna è stata investita dal treno per Tartu”, ma suona anche come “Dammi è stato investito dal treno per Tartu”.
Il detto, comprensibilmente, ha una variante opzionale nella risposta utilizzata dalle mamme che abitano nella città di Tartu. Esse dicono “Anna jäi Tapa rongi alla” che significa “Anna è stata investita dal treno per Tapa”, ma suona anche come “Dammi è stato investito dal treno per Tapa”.
Le immagini sottostanti mostrano le mappe della rete ferroviaria estone nel 1939 e nel 2009. Provate a trovare Tartu (città importante) e Tapa (località meno importante, ma strategica dal punto di vista ferroviario).
La rete ferroviaria in Estonia nel 1939. |
La rete ferroviaria in Estonia nel 2009. |
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