mercoledì 18 gennaio 2017

20 gennaio 2017 - I nostri auguri a Donald Trump

Il 20 luglio 2016, nel corso di un’intervista rilasciata al The New York Times da Donald Trump, in un appuntamento politico a Cleveland (Ohio, Stati Uniti d’America), ad un certo punto gli è stato chiesto se l’esercito statunitense avrebbe protetto automaticamente l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, nel caso di un’ipotetica aggressione russa.
La risposta non è stata pronta e nemmeno molto chiara. Donald Trump ha detto che prima avrebbe dovuto misurare il contributo delle Repubbliche Baltiche all’Alleanza Atlantica e poi “if they fulfill their obligations to us, the answer is yes”, ovvero “se esse soddisfano i loro obblighi verso di noi, la risposta è si”.
Volendo leggere oltre le apparenze, la risposta invece sembra proprio un “no”, se valutiamo quali limitati “obblighi” possano mai avere le tre Repubbliche Baltiche, che tutte insieme hanno un’estensione di appena 176 mila chilometri quadrati ed una popolazione di poco più di 6 milioni di abitanti.
L’arroganza di Donald Trump si è accresciuta ancor di più dopo la vittoria alle elezioni per il 45° Presidente degli Stati Uniti d’America, lasciando intuire che le sue linee guida saranno lo sprezzo verso i più piccoli e verso i più deboli. Vuole copiare la muraglia cinese lungo il confine con il Messico, esulta per la difficoltà dell’Unione Europea e promette una proficua collaborazione con il leader sovietico (ehm, pardòn, “russo”) Vladimiro Putin.
In politica, così come nella natura, gli animali più grandi mangiano quelli piccoli. Ma quelli piccolissimi spesso pungono quelli grandi. Ci facciamo dunque portavoce dei piccolissimi e pubblichiamo a destra la figurina di Donald Trump, con l’augurio di completare presto la collezione con le altre sotto.

Presidenti statunitensi finora morti assassinati


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