L’attuale Provincia di Mantova fu istituita nel 1868 a seguito dell'annessione al Regno d'Italia dei territori ad est del fiume Mincio dall'Impero Austriaco, ai quali furono aggregati i comuni ad ovest del fiume Mincio, sottratti all'Impero Austriaco dopo la Seconda guerra di indipendenza del 1859.
Tali comuni dal 1859 al 1868 erano stati assegnati alla Provincia di Brescia (Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull'Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Goito, Guidizzolo, Mariana Mantovana, Medole, Monzambano, Piubega, Redondesco, Solferino e Volta Mantovana) ed alla Provincia di Cremona (Bozzolo, Commessaggio, Dosolo, Gazzuolo, Pomponesco, Sabbioneta, San Martino dall'Argine e Viadana).
Lo stemma della Provincia (contenente i simboli di Mantova, Bozzolo e Castiglione delle Stiviere) fu scelto per riassumere in sé l'unione delle tre aree.
A differenza di quanto accadde altrove, nella Provincia di Mantova della nuova Italia unita si preferì inventare un nuovo simbolo piuttosto che ispirarsi al passato per due motivi:
1 (geografico) - il nuovo territorio incorporava i comuni di Ponti sul Mincio e Monzambano che non avevano avuto un passato "mantovano"; inoltre risultava leggermente rimpicciolito da ovest;
2 (politico) - la casa regnante dei Savoia poco gradiva l'aquila dei Gonzaga, che sembrava troppo simile a quella degli austriaci appena sconfitti.
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