Il 22 giugno 1941 la Germania dichiarò la guerra contro l’Unione Sovietica. L’occupazione dell’Estonia fu un dettaglio secondario; l’obiettivo principale era la conquista di Leningrado. L’unità militare denominata Nord fu incaricata di prendere possesso delle basi navali di Paldiski, Tallinn e delle isole occidentali estoni, che avrebbero permesso ai Tedeschi di bloccare la marina sovietica e di scongiurare qualsiasi pericolo per la navigazione tedesca nel Baltico.
La Wehrmacht attraversò il confine estone il 7 luglio, ma una settimana dopo il fronte si fermò nell’Estonia centrale. I Tedeschi riuscirono a completare la conquista della terraferma estone nei primi di settembre. Le isole capitolarono il 21 ottobre, fatta eccezione per l’isolotto di Osmussaar che, insieme con la base militare di Hanko in Finlandia, fu evacuato dall’Armata Rossa solo il 2 dicembre 1941.
Le battaglie estive in Estonia portarono alla perdita di oltre 3.000 uomini della Wehrmacht, oltre a diverse centinaia di volontari dell’Estonia. Significative perdite di vite umane si registrarono anche tra i Fratelli della Foresta e tra i membri della Guardia Nazionale. Non sono note le perdite dell’Armata Rossa sovietica, ma 50.000 dei suoi soldati furono fatti prigionieri in Estonia.
Gli Estoni non poterono evitare di prendere parte alla lotta tra le due grandi potenze totalitarie che stava avvenendo nel loro Paese, perché il fronte in quell’estate del 1941 si fermò. L’URSS riuscì a mobilitare Estoni coscritti e riservisti (circa 33.000 uomini), che furono portati in Russia e costretti in battaglioni del lavoro, perché ritenuti poco affidabili per la prima linea. Nel 1942 sarebbero stati poi raccolti nelle Truppe Nazionali Estoni nell’Armata Rossa.
Coloro che erano riusciti ad evitare la mobilitazione sovietica, in quell’estate insanguinata del 1941 si organizzarono nei gruppi di guerriglia noti come Fratelli della Foresta, oppure combatterono al fianco della Wehrmacht contro l’Armata Rossa in ritirata.
Dopo l’abbandono dell’Estonia da parte delle truppe sovietiche, il comando dell’esercito tedesco fece sciogliere le formazioni militari nazionali estoni. Ma successivamente, quando la situazione sulla linea del fronte presso Leningrado cominciò a volgere a sfavore dei Tedeschi, gli uomini Estoni furono costretti ad arruolarsi nell’esercito tedesco, come forza-lavoro e come battaglioni di polizia. Nel 1942 nacque la Legione SS Estone.
Molti riuscirono a disertare e fuggirono in Finlandia, dove si arruolarono nell’esercito finlandese – anch’esso in guerra contro l’URSS – con il nomignolo di Ragazzi Finlandesi.
La Wehrmacht attraversò il confine estone il 7 luglio, ma una settimana dopo il fronte si fermò nell’Estonia centrale. I Tedeschi riuscirono a completare la conquista della terraferma estone nei primi di settembre. Le isole capitolarono il 21 ottobre, fatta eccezione per l’isolotto di Osmussaar che, insieme con la base militare di Hanko in Finlandia, fu evacuato dall’Armata Rossa solo il 2 dicembre 1941.
Le battaglie estive in Estonia portarono alla perdita di oltre 3.000 uomini della Wehrmacht, oltre a diverse centinaia di volontari dell’Estonia. Significative perdite di vite umane si registrarono anche tra i Fratelli della Foresta e tra i membri della Guardia Nazionale. Non sono note le perdite dell’Armata Rossa sovietica, ma 50.000 dei suoi soldati furono fatti prigionieri in Estonia.
Gli Estoni non poterono evitare di prendere parte alla lotta tra le due grandi potenze totalitarie che stava avvenendo nel loro Paese, perché il fronte in quell’estate del 1941 si fermò. L’URSS riuscì a mobilitare Estoni coscritti e riservisti (circa 33.000 uomini), che furono portati in Russia e costretti in battaglioni del lavoro, perché ritenuti poco affidabili per la prima linea. Nel 1942 sarebbero stati poi raccolti nelle Truppe Nazionali Estoni nell’Armata Rossa.
Coloro che erano riusciti ad evitare la mobilitazione sovietica, in quell’estate insanguinata del 1941 si organizzarono nei gruppi di guerriglia noti come Fratelli della Foresta, oppure combatterono al fianco della Wehrmacht contro l’Armata Rossa in ritirata.
Dopo l’abbandono dell’Estonia da parte delle truppe sovietiche, il comando dell’esercito tedesco fece sciogliere le formazioni militari nazionali estoni. Ma successivamente, quando la situazione sulla linea del fronte presso Leningrado cominciò a volgere a sfavore dei Tedeschi, gli uomini Estoni furono costretti ad arruolarsi nell’esercito tedesco, come forza-lavoro e come battaglioni di polizia. Nel 1942 nacque la Legione SS Estone.
Molti riuscirono a disertare e fuggirono in Finlandia, dove si arruolarono nell’esercito finlandese – anch’esso in guerra contro l’URSS – con il nomignolo di Ragazzi Finlandesi.
Nessun commento:
Posta un commento
Palun, sisestage oma kommentaar...
Per favore, lasci un commento qui...
Please, enter Your comment...