domenica 29 dicembre 2013

Silenzio e silenziosi

(EE) - Vaikimine on nõusolek.
(IT) - Chi tace, acconsente.
(LT) - Tyla reiškia pritarimą.
(GB) - Silence gives consent.

In Estone significa Il silenzio dà consenso, così come in Inglese. 
La massima, che deriva dal detto latino Qui tacet consentire videtur, ubi loqui debuit ac potuit, resta sostanzialmente immutata in molte lingue, con una sottile sfumatura che porta a dividere gli Europei in due gruppi. Nel primo troviamo le lingue che pongono come soggetto il silenzio, ovvero Estone ed Inglese già menzionati, ma anche Polacco (Milczenie oznacza zgodę), Ungherese (Hallgatás beleegyezés), Islandese (Þögn er sama og samþykki), Ceco (Mlčení znamená souhlas), Croato (Šutnja znači odobravanje) e Turco (Sükût ikrardan gelir). Nel secondo gruppo, dov’è inserito anche l’Italiano, il soggetto è la persona che tace: Francese (Qui ne dit mot consent), Tedesco (Wer schweigt, bejaht), Neerlandese (Wie zwijgt stemt toe), Spagnolo (Quien calla, otorga) e Svedese (Den som tiger samtycker).

6 commenti:

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    ★★Feliz Año Nuevo★★
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    ._|_..._|_..._|_.._|_....★MaRiBeL★

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    1. Gracias, ★MaRiBeL★.
      Sus composiciones siempre me dan tanta alegría.
      Feliz Año Nuevo para ti también!

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  2. In italiano ho sempre inteso questa espressione come un'aperta accusa verso l'individuo che non parla. Leggerla con il Silenzio come soggetto, infatti, mi fa subito pensare a una sorta di deresponsabilizzazione.

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    1. Condivido al duemila-per-cento la tua sensazione. Resta da vedere se nelle lingue dove il soggetto è mutato da "colui che tace" al "silenzio" ciò sia avvenuto per codardia (ovvero il non voler accusare direttamente chi omette di dire una cosa importante), oppure perché sia implicito associare il non-rumore alla mancanza di iniziativa umana, oppure perché nel retaggio ancestrale il silenzio stesso sia in qualche modo persdonificato (una forma di divinità del passato).

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    2. Ci ho pensato un po'. Potrebbe essere intesa anche come "silenzio" a livello di società? Il silenzio di una società che nel suo complesso non parla/ne parla. In quel caso, sono da condannare tutti.

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  3. Bello questo post!

    Ecco il mio contributo per quanto riguarda il Lituano: "tyla reiškia pritarimą", ovvero "silenzio significa consenso".

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