martedì 18 dicembre 2012

Estonia minacciata dalla 'siccità di mogli'

Un’analisi approfondita dei risultati del censimento del 2011, ha fatto evidenziare che se nel complesso ci sono più donne che uomini, tuttavia nella maggioranza dei 227 comuni dell’Estonia ci sono meno donne che uomini nella fascia di età che va dai 20 ai 34 anni. 
Per dirla in numeri, nel Paese ci sono 600.526 maschi e 693.929 femmine; ma nella fascia di età da 20 a 34 anni, ovvero nella cosiddetta “area di vita della fertilità”, ci sono ben 141.084 maschi e solo 134.782 femmine, che fanno balzare l’Estonia ad un alto livello di pericolo di 'siccità di mogli'. 
"Molte regioni in futuro saranno minacciate con situazioni di famiglie-tipo consistenti in una madre anziana convivente con un figlio adulto scapolo", ha scritto Mihkel Servinski, capo analista di Statistiche Estonia, sul blog dell’agenzia. "Il problema della moglie non è un fenomeno totalmente nuovo in Estonia, sebbene ultimamente non se ne sia parlato molto. Ma i risultati del censimento hanno mostrato una situazione decisamente grave", ha aggiunto. 
Statistiche Estonia ha pubblicato la mappa sottostante, che mostra la ripartizione del Paese per genere. Solo tre comuni, tutti vicino a Tallinn, hanno da 84 a 89 uomini ogni 100 donne, relativamente alla fascia di età da 20 a 34 anni. Questi sono contrassegnati in blu scuro e sono Harku, Viimsi e Kiili. Nei 40 comuni colorati di azzurro ci sono da 90 a 109 uomini per 100 donne, sempre in relazione alla stessa fascia di età. Tutti gli altri comuni hanno situazioni problematiche, tutti con più di 110 uomini ogni 100 donne. Nei 144 comuni colorati in rosato gli uomini sono da 110 a 149; nei 38 comuni colorati in arancione gli uomini ogni 100 donne sono da 150 a 500. Un comune, infine, è addirittura privo di popolazione nella fascia di età che va dai 20 ai 34 anni.

8 commenti:

  1. Le statistiche proposte sono estremamente interessanti, chiedo però se c'è stato qualche tentativo di interpretazione del fenomeno, cosa che - a mio parere - sarebbe ancor più interessante.

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    1. L'aumento dei figli maschi rispetto alle femmine - con conseguenti squilibri quando si arriva alla "età della riproduzione" - sembra un fenomeno in espansione in tutta Europa, nell'area dei Paesi Arabi e nella Cina. Alcuni ipotizzano sia legato all'alimentazione che cambia, altri ad una specie di "autotutela" della natura, che cerca di proteggere se stessa dalla sovrappopolazione. Personalmente, credo che abbia contribuito anche la fine un po' ovunque (tranne isolate eccezioni) delle guerre che avvenivano nel passato, che portavano a ricorrenti decimazioni di popolazione prevalentemente maschile.
      La piccola Estonia, in tutto questo contesto, forse non è un'eccezione. Tuttavia risalta di più, appunto perché piccola ed etnicamente più fragile di altre comunità nazionali. Non fa caso a sé neanche il fatto che nel numero complessivo della popolazione le femmine siano tuttavia più numerose dei maschi: ciò è spiegato con il fatto che le femmine siano più longeve dei maschi e forse proprio per questo il vero "sesso forte" sono loro.
      Ciò che a me, invece, ha un po' sorpreso è la localizzazione della mancanza di donne giovani, più marcata nelle aree rurali rispetto ai centri urbani. Altrove è esattamente il contrario, appunto perché le forze-lavoro maschili, nelle aree rurali, tendono ad emigrare nelle città, dove l'industria, il terziario ed i servizi offrono più opportunità. Forse in Estonia sono le donne le più intraprendenti e disposte ad emigrare. Ciò spiegherebbe anche il fatto che, per esempio, gli immigrati estoni da noi sono di gran lunga più donne che uomini.

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    2. Sicuramente le guerre hanno giocato, nell'area baltica, un ruolo molto forte. In fatto di alimentazione, invece, non saprei dire perché sin qui non ho mai avuto modo di interessarmi all'argomento, però potrebbe essere un'ipotesi molto interessante.

      Che le femmine rappresentino il sesso forte credo non ci sia alcun dubbio: personalmente lo constato ogni giorno. In Estonia, poi, la cosa è più evidente che altrove, vista la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia.

      L'emigrazione lituana è del tutto simile a quella estone. La comunità lituana di Milano, che conosco e frequento abbastanza, si compone al 99% di donne, trasferitesi qui fondamentalmente per amore. D'altra parte tu ce le vedi le nostre donne fidanzate o sposate a uomini estoni o lituani?

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    3. Rispondo alla tua domanda finale con un deciso "no".

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    4. @ Alice - Rispondo per me: la mia Donna è diecimila volte migliore di qualsiasi "sogno" io avessi mai fatto prima di conoscerla. Ha lasciato un lavoro manageriale (nel 2004 lavorava nella compagnia telefonica che oggi si chiama Elisa, gruppo Vodafone, come responsabile delle vendite; talvolta andava in Finlandia a programmare i telefonini Nokia destinati al mercato estone ed arrivò ad ottenere la proposta di gestire l'intero mercato delle isole Åland) per venire da me, impiegato dipendente, dove non riuscendo a fare alcunché di dignitoso ha iniziato a sferruzzare e vendere i suoi lavori al mondo per posta. Ecco, al di là del mio lavoro, da allora sto sempre e solo insieme a lei, ridiamo sempre e ci vogliamo sempre più bene. Non mi fa avere bisogno di altro; oltre che il mio unico Amore è diventata anche la mia migliore Amica. Lei di fatto mi ha donato la sua vita e per questo io, oltre ad esserle eternamente riconoscente, le sarò fedele e sarei davvero pronto a morire per lei anche nelle prossime cinque vite.
      Ecco, in Estonia ci sono tanti uomini aitanti ed in gamba, ma spesso non sanno ascoltare le loro donne. Questo vale anche da noi, ma da loro la superiorità delle donne rispetto agli uomini è se possibile ancora maggiore rispetto a qui.

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    5. Ciao di nuovo :)
      Ho sorriso nel leggere le tue parole. Di coppie miste nella mia vita ne ho viste davvero tante e la tua opinione è ampiamente condivisa. Eccezione fa mia madre, che ha sposato un uomo della Repubblica Ceca... e direi non si è mai lamentata :D

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    6. Ma noi non siamo una 'coppia mista' ;) Noi siamo due perfette metà che sono nate per caso a quasi 3000 km di distanza che poi per fortuna si sono trovate. Abbiamo gli stessi gusti, le stesse idee e gli stessi sentimenti verso il mondo e tra di noi. Un'altra lingua e le abitudini alimentari un poco diverse sono dettagli molto trascurabili e che si superano facilmente quando il resto va bene. Anzi fanno tutto più interessante.
      Ciao!

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