martedì 28 giugno 2011

Il crollo delle mura sovietiche della prigione Patarei

Si sono viste nuvole di polvere salire dalla prigione Patarei di Tallinn, un sito storico trasformato in meta turistica e culturale, quando oggi 28 giugno 2011 i demolitori hanno scaraventato giù la muraglia aggiunta in epoca sovietica, che ne impediva la visuale dal mare e verso il mare. Ora i visitatori, una volta superata la cancellata ferrea all’ingresso, potranno immediatamente vedere le strutture della fortezza ottocentesca.
Anche le costruzioni per lo stoccaggio ed un dormitorio per il personale sono stati rimossi.
"Con la rimozione dei muri sovietici, si ottiene un appezzamento di terra esteso più del triplo di Piazza della Libertà. L’apertura verso il mare, poi, rende il tutto un insieme sublime”, da detto Andrus Villem, capo della fondazione che affitta l'impianto.
Il lavoro, che secondo la Compagnia Immobiliare dello Stato costa 20.000 euro, aggiungerà valore all’intera proprietà se prossimamente sarà posta sul mercato.
Originariamente una fortezza militare, completata nel 1840, il complesso fu poi trasformato in carcere nel 1920 e rimase tale fino alla definitiva chiusura nel 2004.
La maggior parte degli interni è stato lasciato intatto, rendendo Patarei una curiosità popolare per i turisti, nonché un luogo unico per incontri ed altri eventi.

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