![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizvEW9-MlTAdncDbR0KHiDlT7NK1c119-MeSzqxxV2tfyy-KcGsOwiGmrkUJlaeRVNjmGZpYXZGIW5iAHAnyYqPgUB9kglyv-ED4u5k5Nll_vvTCHaQ4vuvsoE0eIoMhSpQdiYhW9fPkqe/s400/untitled1.bmp)
La Finlandia divenne un Granducato legato allo zar da un giuramento di fedeltà ed iniziò a dipendere dalla Russia per tutte le decisioni riguardanti la difesa e la politica estera.
Dal 1821 la città di Åbo (Turku), semidistrutta a causa di un incendio, cessò di essere la capitale e lo divenne Helsingfors (Helsinki).
Fino alla salita al trono dello zar Nicola II nel 1894, la Finlandia riuscì a godere di una certa autonomia. Lo zar era rappresentato da un governatore generale ed il Senato era composto esclusivamente da rappresentanti finlandesi. La lingua ufficiale restava lo svedese e la religione locale non subì alcuna limitazione di libertà.
Nella seconda metà dell’Ottocento furono realizzate grandi opere pubbliche, quali ferrovie e canali, che migliorarono in modo sensibile le comunicazioni. Il sistema scolastico riportò alla luce il problema della convivenza di tre lingue (finlandese, svedese e russo) . La questione della lingua divenne un tema politico con la costituzione del Partito Finlandese nel 1863, anno che vide anche la pubblicazione di una tesi in difesa della lingua finlandese scritta da J.V. Snellman, favorevole alla parità dei diritti linguistici con lo svedese sia negli uffici amministrativi che nei tribunali.
La situazione cambiò radicalmente e divenne critica con l’ascesa al trono di Russia dello zar Nicola II, il quale avviò una politica panslavista che mirava al rigetto di ogni pretesa da parte finlandese. Nel 1899 Nicola II decretò il passaggio di tutti i poteri legislativi nelle mani dello zar e del parlamento russo. La reazione fu violenta e portò all’assassinio del governatore russo Nikolaj Ivanovič Bobrikov nel 1904. Nel 1906, in seguito ad uno sciopero generale, lo zar iniziò a fare qualche concessione, accordando alla Finlandia una costituzione più liberale e la possibilità di formare un parlamento monocamerale eletto a suffragio popolare.
Nel dicembre 1917, a seguito della rivoluzione bolscevica, la Finlandia riuscì a proclamare la propria indipendenza, riconosciuta nel 1918 dalla Russia sovietica.
Proponiamo in visione alcune testimonianze sull’umore di molti Finlandesi nell’epoca dello zar Nicola II. Si tratta di posta sulla quale appaiono dettagli, più o meno espliciti, di intolleranza verso il tentativo di egemonia panslavista.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCRpx43wc6P8CdkbfkSg83Yjj2RIViqHVskTRtD9hzzVhnRgtCVECs_gpglK05XgTh2mcqG1EJtcdckb9_ERVV7zD5pmW-abN2GKdVU4iSPhpgJJVJZIrbhB__7O3z9aXf516skFz__w1L/s600/4.jpg)
-------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------
Nessun commento:
Posta un commento
Palun, sisestage oma kommentaar...
Per favore, lasci un commento qui...
Please, enter Your comment...