Danzica ieri (1932) ed oggi (2012)
Danzica fu una città-stato tedesca, fondata nel 1224 nel Principato di Pomerelia. Ottenne presto grande importanza nel bacino del Mare Baltico come città di mercanti e come città portuale. Nel 1308 arrivò a Danzica l'Ordine dei Cavalieri Teutonici e dal 1454 passò sotto la protezione della Corona di Polonia, pur mantenendo i propri diritti e l’indipendenza.
Nel 1569 terminò la sua indipendenza, dopo l’unilaterale atto di incorporazione polacco. Nel 1650 circa, suo periodo di prosperità economica, Danzica aveva circa 80.000 abitanti, nella maggioranza Tedeschi dediti ad attività commerciali e marinare.
Dopo la seconda spartizione della Polonia nel 1793, la città entrò a far parte del Regno di Prussia. Dal 1815 al 1829 e dal 1878 al 1919 Danzica fu la capitale della Provincia della Prussia occidentale.
Il Trattato di Versailles del 1919 separò Danzica dalla Prussia, non assegnandola tuttavia alla restaurata Polonia; nel 1920 fu proclamata "Libera Città", posta sotto il protettorato della Società delle Nazioni. Ciò fu dovuto allo sforzo polacco di separare Danzica dalla Prussia occidentale, ma nel contempo nell'impossibilità di annetterla a causa del fatto che il 97,5% della popolazione nel 1923 parlava tedesco. Tedesco era anche il suo governo cittadino, ma le relazioni internazionali erano controllate dalla Polonia.
Danzica ebbe una sua propria costituzione, un inno nazionale, un parlamento (Volkstag) ed un governo (Senat). Emise propri francobolli e monete, recanti la dicitura “Freie Stadt Danzig” e simboli di orientamento marinaro e della storia della città.
Nei primi anni 1930 il Partito nazista approfittò di questi sentimenti filo-tedeschi, e nel 1933 raccolse il 38% dei voti al Volkstag di Danzica. Successivamente i nazisti, sotto la guida del bavarese Gauleiter Albert Forster, raggiunsero una posizione dominante nel governo della città che, almeno nominalmente, era ancora sotto la vigilanza dell’Alto Commissario della Lega delle Nazioni.
Le richieste naziste, al minimo, avrebbero visto il ritorno di Danzica alla Germania ed un chilometro di percorso controllato dallo Stato per un più facile accesso, attraverso il corridoio polacco, dalla Pomerania a Danzica e, da lì, alla Prussia orientale.
Originalmente, i polacchi respinsero questa richiesta, ma in seguito si dimostrarono disponibili a negoziare (come avevano fatto gli inglesi). Nel frattempo però, Hitler aveva ottenuto il sostegno sovietico per invadere la Polonia.
Il 1° settembre 1939, lo stesso giorno che la Seconda Guerra Mondiale ebbe inizio, fu proclamata la riannessione del territorio della "Libera Città di Danzica" alla Germania che, fino al 1945 divenne capitale del "Reichsgau Danzica-Prussia occidentale".
Circa 22.000 tedeschi di Danzica sono morti come soldati durante la guerra. Il 27 marzo 1945 Danzica fu conquistata dai soldati sovietici e polacchi. Circa 100.000 Tedeschi di Danzica, ovvero il 40% della popolazione, trovarono morte violenta o perirono durante l'espulsione forzata di tutti gli altri abitanti. La popolazione attuale è formata da Polacchi insediatisi dopo il 1945.
Di seguito: mappa di Danzica nel 1932 e mappa di Danzica nel 2012.
It's entertaining to see how each street is renamed or translated into Polish. You can look streets up at: http://www.danzig.webd.pl/index.php
RispondiEliminaYes, but not completely (for instance Dominikswall became Wały Jagiellońskie)
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