La Svezia deve ai suoi vicini baltici delle scuse per aver sottoscritto l’occupazione sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha detto il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt.
Reinfeldt, che il 15 agosto si è incontrato a Stoccolma con i primi ministri di Estonia, Lettonia e Lituania per celebrare il ventesimo anniversario del ritorno degli Stati baltici all’indipendenza, ha aggiunto che per il suo Paese il riconoscimento dell’occupazione dell’Unione Sovietica è un capitolo buio nella storia della politica estera svedese.
La Svezia, nel 1944, fu tra i primi Paesi al mondo a riconoscere l’illegale incorporazione dei Estonia, Lettonia e Lituania nell’Unione Sovietica.
Nel 1945, inoltre la Svezia estradò verso l’Unione Sovietica 170 cittadini baltici, alcuni dei quali avevano perfino militato nell’Armata Rossa, che scappando nella neutrale Svezia speravano di sfuggire ai campi di lavoro ed alle prigioni di Stalin. Molti preferirono suicidarsi.
“La Svezia ha un debito di onore verso i popoli di Estonia, Lettonia e Lituania. Lo dobbiamo a noi stessi ed ai popoli degli Stati baltici, per ricordarci del passato, ma anche per costruire un futuro insieme”, ha affermato Reinfeldt.
Fonte: Erkki Sivonen per http://news.err.ee
Nessun commento:
Posta un commento
Palun, sisestage oma kommentaar...
Per favore, lasci un commento qui...
Please, enter Your comment...